Etnopsichiatria

Responsabile Nazionale del Dipartimento di Etnopsichiatria
Dr.ssa Michela Da Prato

L’Associazione Forum Lex ha come finalità primaria quella di contrastare la violenza di genere e la violenza sui minori, ma anche di fornire il suo contributo in altri ambiti che ruotano comunque intorno alle tematiche della ‘violenza’: reati di genere e tutela dei minori (dai maltrattamenti in famiglia, allo stalking fino alla prostituzione minorile); la giustizia minorile (dai dispositivi di messa alla prova o rieducazione fino all’inserimento sociale o alle problematiche dei detenuti); la psicologia dell’emergenza (dal mobbing allo stress da lavoro correlato, al rischio suicidario tra gli agenti delle forze dell’ordine); il disagio adolescenziale (dal bullismo e cyberbullismo, alle varie dipendenze da alcol, drogo o ludopatia).

Questo breve e parziale riepilogo delle principali aree di interesse e azione di Forum Lex ci delinea gli scenari assolutamente attuali e contemporanei dei quali l’associazione si occupa; scenari che, nel loro essere sociali e situati, necessitano di una lettura articolata su più livelli sistemici: l’analisi delle condotte individuali e specifiche; la considerazione della dimensione gruppale della famiglia, o di una categoria professionale o l’appartenenza ad un genere piuttosto che ad un altro; fino ad arrivare alla dimensione sociale, culturale e geo-politica nella quale ognuno di questi fenomeni è inserito.

L’Etnopsichiatria può essere una disciplina dai riferimenti teorici e metodologici utili per percorrere ognuno di questi livelli sistemici con uno sguardo culturalmente sensibile e orientato in grado di mettere in evidenza le dinamiche culturali (intra-culturali e inter/trans-culturali) in società e contesti sociali ormai strutturalmente meticci.

Che si consideri l’istituzione scuola, piuttosto che i luoghi istituzionali della salute, il carcere, un luogo di lavoro, il quartiere di una grande città o i borghi di un piccolo paese, ci troviamo profondamente immersi in una dimensione che si manifesta stabilmente nella sua pluralità e coralità: culturale, linguistica, di visioni (sulla salute e malattia, sulle differenze di genere, sull’educazione parentale e la genitorialità, sulla maternità e la filiazione, sulle appartenenze religiose e su quanto altro può sostanziare l’identità di ognuno di noi).

La costituzione di un Dipartimento settoriale di Etnopsichiatria è una scelta che fonda in questa riflessione generale le sue basi e motivazioni, con l’obiettivo di avere a disposizione una prospettiva che, interrogandosi a partire delle dinamiche culturali e sul ruolo dell’ethos culturale nelle condotte umane, possa offrire una lettura articolata e suggerire strumenti pertinenti e il più possibile efficaci per la realizzazione di interventi o piani formativi. 

L’etnopsichiatria, come prospettiva clinica ma anche comunitaria, può offrire un contributo specifico rispetto ai temi che ruotano intorno alla ‘violenza’ aiutandoci a collocare meglio:

  • eventi specifici e puntuali (es. episodi di violenza in una famiglia di origine non italiana, oppure problematiche adolescenziali emergenti nelle seconde generazioni di migranti, o ancora problematiche connesse all’adozione internazionale, la tratta di uomini e donne a scopo di sfruttamento sessuale o lavorativo, le vittime di violenza collettiva che emergono dal circuito della richiesta di asilo e protezione internazionale);
  • eventi più generali e diffusi (es. fenomeni di discriminazione, non solo di genere ma anche in funzione delle appartenenze culturali, etniche e religiose; il confronto o conflitto inter/trans-culturale emergente nei vari contesti della vita sociale e dei singoli territori; l’evoluzione antropologica e sociologica delle nostre società nel loro complesso).

È per queste ragioni, sinteticamente proposte, che Forum Lex ha deciso di inserire nella sua architettura associativa questo Dipartimento settoriale nazionale denominato Etnopsichiatria.